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La mobilità nel 2020

ARCHIVIO NOTIZIE 11 Dec 2017

Il 2020 sarà un anno cruciale, il momento in cui molte delle trasformazioni saranno portate a compimento e in cui il futuro, da un giorno all'altro, diverrà presente.

il 2020 sarà un anno cruciale, il momento in cui molte delle trasformazioni saranno portate a compimento e in cui il futuro, da un giorno all'altro, diverrà presente.

Elementi fondamentali di questa rivoluzione saranno i veicoli a guida autonoma, l'alimentazione elettrica e il concetto di auto condivisa o noleggiata, comunque non di proprietà. L'auto così come la conosceva le generazione dei baby boomers, simbolo di libertà, di conquista di un certo stile di vita e di uno status, andrà a scomparire. Si affermerà l'auto utility, come semplice mezzo per andare da un punto A ad un punto B, nel modo più economico e meno inquinante possibile. Qualcosa di più simile a un mezzo pubblico che ad un oggetto da custodire gelosamente in garage.

Le grandi città europee saranno l'ambiente che guiderà questo cambiamento: nei centri città sarà vietato l'ingresso ai veicoli con combustione interna. Verrà incentivata una mobilità mista: piste ciclabili, con uno sviluppo delle e-bikes con cicli a pedalata elettrica assistita, auto elettriche, mezzi pubblici e un maggior incentivo a camminare per i tragitti più brevi.

Ciò rappresenta un impatto davvero notevole. La prima conseguenza è che le auto a guida autonoma ridurranno di quasi il 70% gli incidenti, la cui causa principale resta l'errore umano (per distrazione, eccesso di velocità, manovre errate, guida in stato di ebbrezza).Le strade saranno dunque più sicure.

Un' altra conseguenza è la notevole diminuzione dei tassi di inquinamento e paesi come Norvegia e Paesi Bassi sono stati tra i primi ad aver annunciato piani per raggiungere il 100% di nuove autovetture, autobus e veicoli commerciali leggeri a zero emissioni, composti principalmente da veicoli a batteria elettrica e a celle di combustibile di idrogeno. 

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Infine questa nuova mobilità potrebbe aiutare nella riduzione della congestione del traffico di tutti i giorni, quella che ha più impatto sulla qualità della vita.

Una ricerca effettuata da TomTom, il produttore di sistemi GPS, mostra come in città quali Londra, Varsavia, Parigi e Marsiglia, i pendolari possono aspettarsi regolarmente un aumento pari ad oltre il 60% della durata dei loro spostamenti mattina e sera a causa del traffico.

Oltre allo stress causato dal traffico, anche la perdita della redditività economica risulta notevole. Negli Stati Uniti,i pendolari perdono oltre 42 ore all'anno a causa della congestione del traffico e questo dato rappresenta solo la parte non pianificata, da aggiungere al tempo di viaggio effettivo previsto. 

In altre parole, ogni anno viene persa una settimana completa di lavoro produttivo per ogni dipendente a causa del traffico; dalle ricerche emerge che dimezzare la congestione del traffico aumenterebbe la produttività di quasi l'1,5%.

In termini di mobilità aziendale sono proprio le nuove generazioni che chiedono i cambiamenti.I lavoratori di Google, che risulta la numero 1 tra le 100 migliori aziende per cui lavorare secondo Fortune nel 2016, hanno accesso a biciclette condivise, non ad un veicolo personale. Gli impiegati che lavorano presso la sede centrale, vengono trasportati a lavoro su di un autobus che fa la spola tra San Francisco e la Silicon Valley. Google gestisce inoltre il più vasto programma di car sharing elettrico per dipendenti degli Stati Uniti. Un mondo davvero differente da quello delle BMW e delle limousine amate dai top manager degli anni '80.

Tutto questo significa che i gestori di flotte stanno diventando sempre più gestori di viaggi e di mobilità. Nel caso delle flotte commerciali, si tratta ormai di esperti di logistica e di dati.
Di conseguenza possiamo prevedere che il Fleet Manager tra qualche anno dovrà gestire i Mobility budget fornendo ai dipendenti una Mobility card con cui pagare il biglietto per il treno, il taxi, noleggiare un'auto e/o un parcheggio presso un Park-and-Ride e così organizzare la mobilità in un sistema dove l'auto non sarà che uno degli elementi utili per uno spostamento più efficiente, economico ed ecologico.

Capire quale sia il modello giusto di business sulla mobilità, il più rapido e incisivo, sarà il modo per vincere la gara del futuro.


 

LO SAPEVATE CHE...

  • Morgan Stanley prevede una pressoché totale stagnazione nella produzione di veicoli a partire indicativamente dal 2022 in poi, principalmente a causa del car sharing e del ride sharing

  • Nel 2011 in Italia sono state vendute più bici che automobili, per la prima volta dopo il 1945

  • Secondo i dati del US National Administration Highway Traffic Safety, nel 2015, il 90% degli incidenti è stato causato da errori umani


 

VIDEO INTERVISTA

Stefano Berlenghi, Direttore Business Engineering & Organization di Arval Italia, presenta le nuove innvazioni tecnologiche nella Mobilità.

 

 

 

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